54 Cronaca Vorabea

 DISASTRI e DEVOZIONI

Devastati vorabei,

mentre il sandolo buraneo dito Ore d’Oblio giaceva sul prato della remiera della Giudecca, a Venezia, in attesa di essere riportato al suo abituale ormeggio al ponte dei Cavai al Bassanello, dopo aver svolto magnificamente la 49° Vogalonga, su Padova si è scatenato un inatteso e violento temporale estivo. Uno di quegli eventi caratteristici dell’estate, repentini, violenti e localizzati: lì dove la burrasca si scatena succede il disastro mentre 200 metri più in là non accade nulla. Il fortunale estivo ha colpito questa volta proprio quel pezzetto di canale che determina l’inizio del Tronco Maestro subito dopo il Ponte dei Cavai. Pioggia, lampi e saette ma soprattutto vento di tempesta.

Un vento talmente violento che i pesanti rami del vecchio salgaro, sotto al quale trovano rifugio il sandolo Moeca, lo sciopon Creola Vorabea e il sandolo buraneo Ore d’Oblio, si sono abbattuti sulle barche ormeggiate. Le sue possenti fronde e i rami ubertosi si sono spezzati abbattendosi sulla povera Creola Vorabea facendola affondare.

Da più di 10 anni il salgaro vegliava e rassicurava le barche vorabee. Mai ci saremmo aspettati che si sarebbe schiantato così in malo modo!!!

Massimo, dito Massimetto, con Valter, dito Lai, Maurizio, dito Braso de Fero, la Silvia, dita Cocco, insieme a Gianmaria e Niccolò senza dito, si sono precipitati a salvare il salvabile. Una motosega avrebbe fatto comodo ma le procedure vorabee prevedono solo strumenti manuali come segacci e accette. Con fatica e bagni non previsti l’ordine approssimativo è stato ristabilito!

Per ringraziare le divinità fluviali dello scampato pericolo e per celebrare il ripristino della pace e della stabilità i vorabei, rientrato da Venezia anche il sandolo buraneo dito Ore d’Oblio, hanno ripreso i devoti pellegrinaggi dalla Giovanna dita l’ostessa alle antiche cantine Da Zaccaria a Tencarola.

La prima volta, addirittura, si sono rese necessarie due barche tanta è stata massiccia l’affluenza di vogatori vorabei, pronti ad ingraziarsi i favori soprannaturali con riti a base di pesce fritto, capesante e Serprino bianco frizzante (e fresco).

Le pratiche religiose e le mistiche libagioni avranno ottenuto il favore e la benedizione delle divinità fluviali?

Da questo punto di vista abbiamo ricevuto segnali discordanti! Valter e Gianmaria hanno trovato dei simpatici funghi cresciuti sul fondo dello sciopon dito Creola Vorabea che potrebbero significare una benaugurante sviluppo di vita mentre un tronco trascinato dalla corrente del fiume Bacchiglione si è incastrato proprio all’ingresso della chiusura del Sostegno del Ponte dei cavai, indicando, forse, la necessità di maggiore prudenza e avvedutezza.

Quali sirene ascoltare?

Pesce fritto e vino fresco non hanno mai tradito nessuno!!!

Basi metaforici

 Luca dito Omero



































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