42° CRONACA VORABEA: OSTINATI

 

Ostinati vorabei,

ci pieghiamo ma non ci spezziamo!

Prima il covid ha azzerato tutte le uscite in voga dell’autunno/inverno vorabeo. Ma non ha impedito lo svolgimento dell’assemblea annuale, online, sulla piattaforma MEET di GOOGLE.

Poi, in primavera, allentata la morsa del virus, ci si è messo il maltempo ad ostacolarci. E, per poco, non perdevamo il sandolo buraneo ditto Ore d’Oblio che, per colpa della pioggia, finiva sott’acqua.

Nel frattempo il demanio aveva provveduto ad un restyling globale di tutta l’area del Ponte dei Cavai rafforzando le sponde, sistemando la saracinesca e regalandoci uno scivolo/spiaggia tutto nuovo molto gradito alle papere ma anche a noi se necessitati a varare o alare la flotta vorabea.

Ma, come lumache dopo la pioggia, al primo sole, l’otto di maggio, saltata per il secondo anno consecutivo la pranzassemblea, i remi tornavano a tociare le acque padovane. Sotto la guida del pope Paolo ditto Sile scuola di voga per la Rosa senza ditto (bravetta al suo esordio!) e passeggiata corroborante fino al ponte delle Torricelle e poi, al ritorno, con cambio di equipaggio e aggiunta del sandolo da fossina ditto Creala Vorabea, fino alla chiusa di Voltabarozzo per una meritata merenda nella nuovissima area pic nic di Maurizio ditto Brasso de Fero.

Ma chi ci ferma?

 

Basi metaforici

 

Luca ditto Omero

 

 



































 

 

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