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CRONACA VORABEA: OSTINATI
Ostinati
vorabei,
ci
pieghiamo ma non ci spezziamo!
Prima
il covid ha azzerato tutte le uscite in voga dell’autunno/inverno vorabeo. Ma
non ha impedito lo svolgimento dell’assemblea annuale, online, sulla
piattaforma MEET di GOOGLE.
Poi,
in primavera, allentata la morsa del virus, ci si è messo il maltempo ad
ostacolarci. E, per poco, non perdevamo il sandolo buraneo ditto Ore d’Oblio
che, per colpa della pioggia, finiva sott’acqua.
Nel
frattempo il demanio aveva provveduto ad un restyling globale di tutta l’area
del Ponte dei Cavai rafforzando le sponde, sistemando la saracinesca e
regalandoci uno scivolo/spiaggia tutto nuovo molto gradito alle papere ma anche
a noi se necessitati a varare o alare la flotta vorabea.
Ma,
come lumache dopo la pioggia, al primo sole, l’otto di maggio, saltata per il
secondo anno consecutivo la pranzassemblea, i remi tornavano a tociare le acque
padovane. Sotto la guida del pope Paolo ditto Sile scuola di voga per la Rosa
senza ditto (bravetta al suo esordio!) e passeggiata corroborante fino al ponte
delle Torricelle e poi, al ritorno, con cambio di equipaggio e aggiunta del
sandolo da fossina ditto Creala Vorabea, fino alla chiusa di Voltabarozzo per
una meritata merenda nella nuovissima area pic nic di Maurizio ditto Brasso de
Fero.
Ma
chi ci ferma?
Basi
metaforici
Luca
ditto Omero
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