44° CRONACA VORABEA: BENEDETTI E VACCINATI

 Preoccupati vorabei,

il virus impera e condiziona tutta la nostra vita?

Ci impedisce di costruire relazioni reali e appaganti?

Non possiamo abbracciarci e limonare?

Occorre trovare un rimedio! Anzi due!

La scienza suggerisce un vaccino, la fede una benedizione.

L’uno o l’altra? In perfetto spirito vorabeo: entrambe!!!

Ecco perché domenica 27 giugno in occasione della festa di S.Giovanni delle Navi, insieme alle barche degli Amissi del Piovego (promotori dell’iniziativa) e della Rari Nantes anche il sandolo buraneo dito Ore d’Oblio si è ritrovato presso il ponte Paleocapa, dove oggi troneggia anche l’immagine della Madonna dell’acqua lurida, per la ripristinata  e solenne benedizione dei natanti.

Tutti i vogatori partecipanti all’evento, Maria Grazia dita Mariella, Luca dito Omero e Valter dito Laj, erano stati anche precedentemente vaccinati con doppia dose. Più di così!!!

Praticamente inaffondabili! Come il Titanic, si direbbe!

Infatti al primo devastante temporale di fine giugno sia il sandolo buraneo dito Ore d’Oblio che il sandolo da fossina dito Creola Vorabea, privi entrambe di copertura, hanno rischiato di finire sott’acqua!

Bisogna ringraziare il provvidenziale intervento di Sant’Evina dita Moussakà che, armata di secchio, ha provveduto a svuotare i due sandoli. La Cinzia dita Fulvia insieme a Valter dito Laj hanno poi completato l’opera il giorno dopo.

 GIOIA CONDIVISA

 Lo scorso settembre 2020 un manipolo di vorabei si era recato alla sede della remiera Zonca, alle Porte Contarine, per chiedere ad un vero maestro d’ascia un parere sui nostri remi bisognosi di restauri. In quella occasione potemmo verificare l’avanzato stato di costruzione di un bellissimo sandolo tutto nuovo, al link successivo si possono ritrovare le foto di quel giorno:

 http://oredoblio.blogspot.com/2020/09/40cronaca-vorabea-resurrezione.html

Finalmente il lavoro è finito e il giorno del varo è arrivato. Domenica 11 luglio la nuovissima e bellissima imbarcazione ha solennemente toccato le acque del Piovego di fronte ai giubilanti membri della scuola voga veneta Zonca e anche ad una nutrita rappresentanza delle altre associazioni remiere padovane. Indegnamente, poiché anarchisti (come dice Moussakà), anche noi della Vo.Ra.Be.

Che l’evento possa far venire voglia ai nostri proto maior e proto minor di riaprire il cantiere al Ponte dei Cavai al Bassanello?

 

basi metaforici

Luca dito Omero

 

 





































 

 

 

 

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