50 Cronaca Vorabea
è
passato un anno dall’ultima cronaca. E per fortuna! Niente rotture de bae per
12 mesi si potrebbe dire! Ma, mentre il sandolo buraneo dito Ore d’Oblio giace
ancora in secca sula sponda del Tronco Maestro al Bassanello in attesa di
amorevoli restauri, i vorabei, invece, continuano a solcare a remi le acque
della laguna veneta.
Come?
Grazie agli amici della remiera Rari Nantes che ci hanno prestato, ancora una
volta, una preziosa caorlina.
Niente
discesa a remi verso il mare questa volta. Una barca a motore ha provveduto
sabato 27 maggio a trainare tutte le imbarcazioni fino all’ultima chiusa di
Moranzani.
Domenica mattina, 28 maggio, mentre i due guardiani cercavano un caffè, si componeva il resto dell’armo. Mapo dito Brassobon giungeva dal suo albergo 5 stelle di Venezia, Adriano il Maestro dito Rovinassi, arrivava da quel di Bagnoli, dopo aver assistito allo spettacolo della nipotina.
Ma,
e questa è stata la seconda prima volta, al Bassanello, io Luca dito Omero,
Maria Rosa dita Tarallo e la Evina dita Moussakà, aspettavamo la Maria Grazia,
dita Mariella, per la prima volta alla Vogalonga, per dirigerci a
P.le Roma a Venezia e raggiungere in vaporetto l’isola della Giudecca.
Per
festeggiare degnamente l’eccezionale avvenimento la Mariella pensava bene di …
non svegliarsi. Solo una mezzoretta di ritardo però, alla fine.
Mezzoretta
che le ragazze avrebbero felicemente prolungato fermandosi a consumare brioche
e cappuccino in qualche bar veneziano ma, con piglio perentorio e dittatoriale,
io Luca dito Omero, vietavo tassativamente la pausa caffè obbligando la ciurma
a raggiungere il sandolo in attesa.
Otto vogatori, sotto la guida ferrea e indefessa di Paolo dito Sile, poppier insostituibile, lasciavano alle 8:30 il molo sicuro con armi e bagagli (Frighi e frighetti, carichi di ogni leccornia e bevanda).
“Passiamo
di qua!”, “No di là”, “Meglio di qui”, “Seguiamo questi”, “No, quelli”.
Ma
il poppier ha subito chiarito in modo stentoreo: “Lamentele e mugugni si
possono inoltrare solo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, all’apposito
ufficio!”.
Al bacino di S.Marco la bolgia di sempre: imbarcazioni di tutti i tipi e tutte le voghe ma, come era all’inizio di tale iniziativa, le imbarcazioni di voga alla veneta (anche noi quindi) ritardavano la partenza per sottolineare la PROTESTA CONTRO IL MOTO ONDOSO!
Otto
vogatori hanno garantito a molti la possibilità di avere momenti di pausa ai
remi. E qui si è verificata la terza prima volta. Valter dito Lai, per la
prima volta e per ben 5 minuti, ha smesso di remare e si è seduto a
prua. Qualcuno ha temuto il peggio: sprofondamenti, mostri lagunari, onde
anomale, invasione di meduse! Ma non è successo nulla e, dopo la solita
pausa-merenda all’uscita da Mazzorbo, la caorlina vorabea attraversava il canal
grande di Murano salutando con solenne alzaremi i parenti del grande attore
Lino Toffolo. Al ponte dei Tre Archi solito ingorgo, più scorrevole del solito
però.
La discesa del Canal Grande è stata magnifica e unica come sempre anche se, in effetti, l’acqua sotto il ponte di Rialto appariva più verde e fosforescente del solito del solito. Non siamo stati noi!
Verrà
incoronato solo imperatore!
E l’anno prossimo? Si vedrà!
Basi
metaforici
Luca dito Omero
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