50 Cronaca Vorabea

 VOGALONGA 2023 LA PRIMA VOLTA

 Assonnati vorabei,

è passato un anno dall’ultima cronaca. E per fortuna! Niente rotture de bae per 12 mesi si potrebbe dire! Ma, mentre il sandolo buraneo dito Ore d’Oblio giace ancora in secca sula sponda del Tronco Maestro al Bassanello in attesa di amorevoli restauri, i vorabei, invece, continuano a solcare a remi le acque della laguna veneta.

Come? Grazie agli amici della remiera Rari Nantes che ci hanno prestato, ancora una volta, una preziosa caorlina.

Niente discesa a remi verso il mare questa volta. Una barca a motore ha provveduto sabato 27 maggio a trainare tutte le imbarcazioni fino all’ultima chiusa di Moranzani.

 Alla chiusa, però, ha avuto inizio la serie di “prime volte” che ha contraddistinto questa Vogalonga 2023. Paolo, dito Sile, Valter dito Lai, Adriano il Maestro dito Rovinassi e Mapo dito Brassobon, nel pomeriggio del 27 maggio, hanno portato la caorlina fino al molo degli amici della Giudecca. Una volta ormeggiata Valter e Paolo passavano lì la notte a guardia del natante, ospiti degli ambienti della remiera. Quindi, per la prima volta, è stata interrotta la tradizione degli spaghetti al pomodoro come colazione alle 5 del mattino.

Domenica mattina, 28 maggio, mentre i due guardiani cercavano un caffè, si componeva il resto dell’armo. Mapo dito Brassobon giungeva dal suo albergo 5 stelle di Venezia, Adriano il Maestro dito Rovinassi, arrivava da quel di Bagnoli, dopo aver assistito allo spettacolo della nipotina.

Ma, e questa è stata la seconda prima volta, al Bassanello, io Luca dito Omero, Maria Rosa dita Tarallo e la Evina dita Moussakà, aspettavamo la Maria Grazia, dita Mariella, per la prima volta alla Vogalonga, per dirigerci a P.le Roma a Venezia e raggiungere in vaporetto l’isola della Giudecca.

Per festeggiare degnamente l’eccezionale avvenimento la Mariella pensava bene di … non svegliarsi. Solo una mezzoretta di ritardo però, alla fine.

Mezzoretta che le ragazze avrebbero felicemente prolungato fermandosi a consumare brioche e cappuccino in qualche bar veneziano ma, con piglio perentorio e dittatoriale, io Luca dito Omero, vietavo tassativamente la pausa caffè obbligando la ciurma a raggiungere il sandolo in attesa.

Otto vogatori, sotto la guida ferrea e indefessa di Paolo dito Sile, poppier insostituibile, lasciavano alle 8:30 il molo sicuro con armi e bagagli (Frighi e frighetti, carichi di ogni leccornia e bevanda).

“Passiamo di qua!”, “No di là”, “Meglio di qui”, “Seguiamo questi”, “No, quelli”.

Ma il poppier ha subito chiarito in modo stentoreo: “Lamentele e mugugni si possono inoltrare solo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, all’apposito ufficio!”.

Al bacino di S.Marco la bolgia di sempre: imbarcazioni di tutti i tipi e tutte le voghe ma, come era all’inizio di tale iniziativa, le imbarcazioni di voga alla veneta (anche noi quindi) ritardavano la partenza per sottolineare la PROTESTA CONTRO IL MOTO ONDOSO!

Otto vogatori hanno garantito a molti la possibilità di avere momenti di pausa ai remi. E qui si è verificata la terza prima volta. Valter dito Lai, per la prima volta e per ben 5 minuti, ha smesso di remare e si è seduto a prua. Qualcuno ha temuto il peggio: sprofondamenti, mostri lagunari, onde anomale, invasione di meduse! Ma non è successo nulla e, dopo la solita pausa-merenda all’uscita da Mazzorbo, la caorlina vorabea attraversava il canal grande di Murano salutando con solenne alzaremi i parenti del grande attore Lino Toffolo. Al ponte dei Tre Archi solito ingorgo, più scorrevole del solito però.

La discesa del Canal Grande  è stata magnifica e unica come sempre anche se, in effetti, l’acqua sotto il ponte di Rialto appariva più verde e fosforescente del solito del solito. Non siamo stati noi!

 Ritornati all’approdo della Giudecca si iniziavano i soliti bagordi e merende. Plauso e merito al liquore al sambuco preparato dalle sapienti e alchemiche mani della Vica dita Spirito. Ci ha aperto tutte le porte della remiera. Qualcuno voleva addirittura eleggere Adriano il Maestro, dito Rovinassi, nuovo presidente della remiera della Giudecca. Peccato ce ne sia già uno!

Verrà incoronato solo imperatore!

 L’avventura si concludeva, come l’anno precedente, alla chiusa di Moranzani, dopo l’ultima vogatina pomeridiana.

E l’anno prossimo? Si vedrà!

Basi metaforici

Luca dito Omero






























 

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